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Roccafiore Wine Resort & Spa

Roccafiore Wine Resort & Spa

Filosofia

Ai nostri ospiti vogliamo far respirare la bellezza.

Vivere l’Umbria e il suo meraviglioso territorio. Regalarsi il puro benessere in un albergo di campagna, con una Spa d’eccellenza. Concedersi i piaceri dell’ospitalità e della cucina gourmet in una location raffinata. Questa è la proposta di bellezza del Roccafiore Wine Resort & Spa.

La ricerca dell’eccellenza: una passione di famiglia.

PISCINA E GIARDINI

Se vi è una magia su questo pianeta, è contenuta nell’acqua.

Dalla piscina a sfioro si possono ammirare le vigne, che scendono dolcemente lungo il versante attraverso micro-terrazzamenti di grande effetto paesaggistico. Ma soprattutto dalla piscina esterna si ammira l’affascinante scenario di Todi, romanticamente mosso dai campanili e i palazzi medioevali. Poco distante dalla terrazza del Ristorante Fiorfiore nasce un piccolo ma ricco orto botanico, dove lo Chef Carlo Grimaldi può attingere quotidianamente per ricercare le giuste botaniche con cui impreziosire le pietanze. Tra aria limpida di campagna, profumi di erbe e piante aromatiche, quiete e silenzio rigenerante, il nostro desiderio è di far ritrovare il pieno equilibrio fisico e mentale dei nostri ospiti per un’autentica vacanza di benessere. 

Arte & design

Sentirsi parte della creazione di un’opera d’arte. 

Negli anni il Roccafiore Wine Resort & Spa è diventato un luogo dove confinare le passioni di famiglia e l’arte e il design vincono su tutto. Dunque si è attuato un percorso di mecenatismo moderno, collezionando opere di artisti più o meno affermati, spesso giovani e locali, che sono state disseminate dentro e fuori gli spazi di Roccafiore. Il ristorante, l’albergo, la spa, le aree comuni, le vigne e la cantina, tutti gli ambienti sono partecipi della passione per l’arte, con tanto di un’area denominata Art & Wine, che esalta il connubio tra arte e vino. 

“Scrigni d’autore”

All’interno degli spazi della Cantina è stata allestita una mostra permanente, denominata “Scrigni d’autore”: ovvero a diversi artisti fu chiesto di utilizzare le cassette di legno delle bottiglie di vino come supporto per creare delle opere d’arte speciali, tridimensionali, che ognuno decise di interpretare a proprio gusto in quanto artefice della propria opera. Nacquero così gli Scrigni d’autore, come li definì l’amico artista Bruno Ceccobelli. Ormai sono passati tanti anni e un gran numero di artisti continua a cimentarsi in questa impresa. Di queste cassette ne sono state raccolte molte e sono preziose perché custodiscono un tesoro fatto di amicizia e bellezza, ma anche di mistero.

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